P. Guido Mattiussi. Cento anni dalla morte

“Vogliamo ricordare padre Mattiussi come scrittore, conferenziere professore e in tutti i modi uno dei più potenti promotori del Movimento tomistico tanto in Italia quanto all’estero. Anzi diremmo uno dei più brillanti restauratori di quella filosofia perenne a cui mette l’ultima mano e il suo perfezionamento”.

Con queste parole di don Paolo de Toth (e con quelle che di seguito riporteremo fra virgolette) il CS omonimo vuole riproporre il contributo della nostra Rivista al riguardo e ricordare la grande figura di p. Mattiussi dopo un secolo dalla sua dipartita da questo mondo, “colui il cui nome costituiva l’onore massimo della povera opera nostra in questo periodico [Fede e Ragione] e noi con quanti combattono le sante battaglie della verità e della chiesa e per il trionfo di Cristo nelle anime e nella società abbiamo acquistato presso il trono di Dio nel cielo un nuovo patrono e intercessore di più”.

“La sua opera nel volume Le XXIV Tesi della filosofia di San Tommaso d’Aquino è la sintesi più bella e completa del pensiero filosofico dell’angelico dottore, che fissa chiaramente e per sempre i principi fondamentali, per non deviare dietro a false interpretazioni e correnti tomistiche di puro nome ma non di sostanza e di fatto”

Segue la lettera di sua Eccellenza illustrissima il Cardinal Ludovico Billot “desideroso anch’egli di commemorare il padre Mattiussi compagno di lui nel lavoro e nelle lotte oltre che fratello dello spirito, nella mente, nel cuore, nelle aspirazioni e nella fede”.

Facciamo nostro il seguente auspicio che si eleva anche come preghiera a Dio per continuare ancor oggi la strenua battaglia contro il modernismo riedito e ripresentato in tante sue forme, che allontana le anime dalla Verità e quindi da Cristo Nostro Signore, che continua a insegnarci nel Suo Vangelo: “Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce» (Gv 18,37-38).

“Ne faremo un’immagine e un ritratto riandando ai suoi ammonimenti e ai suoi consigli, alle sue virtù e ai suoi esempi, e anche alle sue lotte e ai dolori dai quali pure la sua strada quaggiù fu disseminata, al suo amore coraggioso alla Chiesa, al Papa, alla verità. Prenderemo animo a seguirne le orme così da meritare anche noi la fiducia, la confidenza e più ancora la pace e la gioia Celeste che illuminò gli ultimi giorni del suo terreno passaggio e la sua morte veramente preziosa” R.I.P.

29/03/2025

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